lunedì 10 marzo 2008

Pubbl 68 IL PERSONAGGIO DEL MESE

Il 5 marzo del 1922, nasceva Pier Paolo Pasolini.
Oggi avrebbe 86 anni, ma quelli come lui non possono che morire giovani.
Nel novembre del 1975 fu trovato morto ad Ostia.
Pier Paolo Pasolini è stato un grande intellettuale, di quelli veri, che hanno dato un grande contributo al patrimonio culturale dell’Italia, ma che non vengono mai studiati o fatti conoscere abbastanza.
Per alcuni è stato poeta, scrittore, filosofo, regista, attore…….In realtà è riuscito veramente ad essere tutto ciò, ma per me, oltre che un filosofo, è l’unico che ha saputo raccontare veramente la Roma vera delle borgate e delle periferie di quegli anni un po “disordinati”.
E’ stato un narratore cinematografico semplicemente geniale. E lo dico col massimo della convinzione, specialmente oggi che si parla di talenti innegiando a Moccia o a Silvio Muccino.
Nella poesia di Pasolini c’è movimento, c’è il cinema, così come nei suoi racconti e così come nel suo cinema c’è quella poesia che, seppur drammatica, grottesca, viscerale era il linguaggio di Roma, di una Roma diversa da quella borghese del centro e dei nuovi quartieri bene.
Ho visto quasi tutti i film di Pasolini, anche quelli più “forti” e criticabili, ma non mi stanco mai di rivedere: “Accattone” – “Mamma Roma” e “Uccellacci e Uccellini”. Quest’ultimo, un racconto bizzarro, grottesco, straordinariamente ricco di emozioni seducenti. Totò si dimostra un gran Maestro d’arte, l’arte del recitare. Egli è ricco di umiltà nell’assecondare le scelte di una sofisticata regia e drammatico e clownesco contemporaneamente, privilegio unico suo e di Chaplin. E poi Ninetto Davoli, realistico e semplicemente naturale, è il personaggio più indovinato. Nel film c’è una Roma inedita e tutta da costruire, dove, campagna e baracche, stanno per essere ingoiate dal cemento dei nuovi quartieri.
Nel filmato che si vede (cliccando sul link in fondo al post) mi fa piacere notare quali siano i toni e il linguaggio usato in una trasmissione della rai. I contrasti sono evidenti, ma non solo non si urla, ma nemmeno si parla ad alta voce, cosa che oggi fanno anche i conduttori dei Tg. E’ meraviglioso ascoltare i contenuti e le argomentazioni diverse degli ospiti, i loro contrasti, le loro opinioni. Pasolini è eccezionale e dimostra di conoscere bene il meccanismo della televisione, quando ancora era un importante strumento di comunicazione e di unione tra il nord e il sud d’Italia e ancora distante dalla decadenza di oggi. Sono cambiate molte cose da quegli anni, ma soprattutto le persone ed i comportamenti. Qualcuno potrebbe dire che erano anche anni in cui si sparava per strada e si mettevano bombe. E’ vero, ma il terrorismo e la strategia del terrore si sono evoluti, si sono trasformati. La disinformazione e la manipolazione comunicativa stanno uccidendo e uccidono più delle bombe.

Roma Fabrizio

http://www.youtube.com/watch?v=A3ACSmZTejQ

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ahhh...ci sei ricascato.
Nell'ultimo post hai detto:"Vorrei proprio scrivere d'altro e spero di riuscire a farlo. Un bel fioretto, da qui al 13 aprile: "non dargli importanza", ma le tentazioni per parlarne male sono proprio tante."
Ed oggi ritorni di nuovo a parlare non espressamente di politica e dei suoi protagonisti, ma dei mezzi di comunicazione che essi usano per influezare il parere della gente.
E' vero quello che tu dici che la disinformazione e la manipolazione comunicativa stanno uccidendo e uccidono più delle bombe,ma é anche vero che oggigiorno la gente é molto occupata a faticare per fare quadrare i conti a fine mese e a seguire i loro patiteci discorsi in Tv non ci pensano proprio.
La gente é disinlusa e non si lascia più abbindolare da nessun tipo di strateggia comunicativa.
I spot pubblicitari, i manifesti, i cartelloni, i comizi e tutto il resto non colpiscono più l'interesse di nessuno.
La gente é schifata da tutto questo e non si lascia più abbindolare da frasi ad effetto o da belli volti sorridenti...
Adesso ci voglio fatti, non parole.
Buona giornata.

lupo42 ha detto...

Ciao R-F, prima di tutto grazie per averci ricordato "PA". Mi sembra impossibile che siano trascorsi più di 30 anni dalla sua orribile uccisione. Era del '22, dunque oggi avrebbe l'età di mia madre: non ho mai pensato a lei come coetanea di Pasolini, che strano ! Ricordo lo shock determinato dalla sua presenza, così forte, intelligente, innovativa nel mondo culturale-politico dell'epoca. Non si poteva restare indifferenti: o lo si amava o lo si odiava, senza dubbio. Quand'ero ragazzo restai colpito soprattutto dalle sue poesie e dal suo cinema: Accattone mi folgorò, ma il più bello per me resta Il Vangelo secondo Matteo. Molti lo capirono, non ebbero dubbi sulla sua grandezza; ma tanti lo avversarono con violenza, anche i "compagni". Dopo la sua morte parve che Pasolini si fosse sbagliato su tutti i fronti, che la sua visione della società fosse clamorosamente errata. Ma forse è vero il contrario, visto che resiste così tanto il fascino di quest'uomo poliedrico al massimo, transitato dalla letteratura al cinema, dal teatro alla pittura, dalla poesia alla filosofia, dando un "grande contributo al patrimonio culturale dell'Italia", come giustamente sottolinei nel post. Direi poi, caro R-F, che è stata un'ottima scelta quella di mostrare un dibattito TV degli anni '70, anche per constatare le differenze con le odierne trasmissioni, così urlate e volgari, nelle quali più si urla e maggiore è il deserto di contenuti. Ciao ed alla prossima. Lupo.